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Tipologie di pergolato: costi e materiali

Le destinazioni di utilizzo per una pergola possono essere molteplici e influenzano la scelta dell’area in cui vengono collocate, la quale può incidere anche sul prezzo finale. Se la struttura è pensata per una zona living, è bene preventivare una possibile spesa maggiore rispetto a un pergolato da utilizzare per una pianta rampicante.

Ciò è dovuto al fatto, che occorrerà una copertura che può essere un’economica tenda in PVC oppure una costosa lastra in vetro spesso abbinata alla tenda oppure a delle moderne lamelle frangisole. Scopriamo insieme quali tipologie di pergole sono presenti in commercio, i materiali utilizzati e a chi rivolgersi per avere un preventivo.

Quanto costa una pergola?

Prima di effettuare l’acquisto di una pergola è bene fare un’analisi dei costi relativi all’installazione di una pergola, rivolgendosi a un’azienda esperta nel settore che potrà fornire un preventivo sulle spese da sostenere. Il costo complessivo è dato da un’insieme di elementi che possono più o meno incidere a seconda delle varie esigenze.

In particolare, è necessario considerare: la metratura della pergola, il tipo di modello (se addossato oppure autoportante), i materiali impiegati, il tipo di copertura, l’installazione, l’apertura (manuale o motorizzata), l’arredamento interno. A questi costi spesso se ne possono aggiungere altri dovuti alla presenza di schermature laterali, interventi edilizi preliminari, eventuali optionals, manutenzione negli anni, progettazione, design e personalizzazioni.

Pergolato con sistema motorizzato o classico

Per movimentare la copertura, in commercio si possono trovare soluzioni motorizzate e manuali che possono incidere sul preventivo finale. I pergolati con chiusura motorizzata si attivano mediante telecomando, sono molto pratici e funzionali ma il costo tende ad aumentare. Oggi sembrano essere molto richiesti, specie per le strutture di grandi dimensioni.

La pergola con sistema di chiusura classica prevede solitamente l’utilizzo di un argano con asta, a un prezzo molto conveniente dato che è priva di sistema motorizzato ed è semplice da installare. Lo svantaggio è dettato dalla scomodità e dalla maggiore lentezza che si nota maggiormente in caso di pioggia improvvisa.

Pergolato con lamelle orientabili o con telo protettivo

La tipologia di copertura di una pergola è un elemento che può incidere molto sul suo prezzo. La pergola bioclimatica possiede il tetto in lamelle di alluminio frangisole che possono lasciare il lato superiore totalmente aperto. Il vantaggio di questa tipologia risiede nell’elevata capacità termoregolatrice.

A seconda del grado di insolazione, infatti, le alette possono restare chiuse o semichiuse, oppure inclinarsi per una minore luminosità. Il costo di questa struttura è maggiore ma la qualità è altrettanto elevata. In caso di tipologia addossata ne può beneficiare senza dubbio l’appartamento. Quando si tratta della tipologia retrattile e di dimensioni limitate, il suo montaggio non sembra necessitare solitamente, di permessi, il che si traduce in un bel risparmio.

La tenda in PVC o in poliestere è molto conveniente. Inoltre, la leggerezza comporta una struttura con un sostegno più esile, ottenendo così un doppio risparmio. Negli anni, però, la durata si riduce specialmente se si tratta di un telo fisso esposto alle intemperie. Possibili alternative, sono i pannelli isolanti coibentati, in policarbonato e in plexiglass. Migliore sicuramente il vetro che, però, ha un costo ulteriormente elevato.

Pergolato chiuso o aperto

Un pergolato chiuso è accessoriato di protezioni verticali che sono realizzate con materiali rigidi come pannelli di vetro oppure tendaggi. Questa struttura presenta il vantaggio di essere utilizzabile anche quando le temperature scendono. Con l’installazione di un impianto di raffreddamento o riscaldamento si può ottenere un ambiente living dal clima ottimale e circondato dal verde.

La presenza di chiusure perimetrali comporta un aumento della spesa da sostenere per l’acquisto e conseguente installazione della pergola, in quanto sarà necessario considerare: i materiali per le chiusure, cerniere, guide, struttura portante più robusta e maggiore complessità di installazione. Un pergolato aperto risulta più economico ma anche più arieggiato, non avendo protezioni laterali.

Pergola addossata o autoportante

A seconda dell’esposizione e della prevalenza di vetrate nella parete di appoggio si può beneficiare di eventuali incentivi fiscali. La sua presenza comporta un possibile calo del consumo di energia, utile per mantenere il vano interno adiacente alla temperatura ideale.

La pergola autoportante risulta essere più costosa, a parità di altri fattori come le dimensioni. Se la destinazione d’uso è la protezione del parco auto, invece, le cose cambiano. L’alternativa potrebbe essere un garage che comporta un possibile ulteriore aumento del costo da sostenere.

Tipologie di materiali

I materiali a disposizione per la costruzione di una pergola, presenti in commercio, sono di tre tipologie:

  • ferro: il più costoso, specialmente il ferro battuto con ornamenti. In compenso, però, garantisce robustezza e manutenzione semplice;
  • legno: può essere a buon mercato oppure costoso a seconda della tipologia utilizzata. Il pino, per esempio, si rivela una scelta conveniente come prezzo e durata. Il castagno, invece, può essere più caro;
  • l’alluminio: non presenta spese di manutenzione e può adattarsi a strutture minimal.