Cultura

Macro Testaccio Roma: cosa si sa dell’ex mattatoio? Cosa ospita oggi?

Situato nella capitale, a Testaccio, troviamo un edificio che ha molto da raccontare sulla storia della romana. L’ex mattatoio è uno degli edifici più appariscenti e addirittura tra i più ben tenuti che si possono visitare, oggi diventato Macro Testaccio ad uso di museo.

Il complesso architettonico è datato intorno al 1888, non antichissimo, anzi lo si può definire una costruzione piuttosto recente, ma che aveva un utilizzo ben definito. In questo secolo è sopravvissuto a 2 guerre mondiali, all’urbanizzazione e alla ricostruzione di Roma, rimanendo federe alla sua forma primaria.

Curiosità sull’ex mattatoio di Roma

La storia Macro Testaccio, cioè l’ex mattatoio di Roma, ha diverse curiosità.

Originariamente l’edificio che oggi è sopravvissuto, aveva una serie di padiglioni che si estendevano addirittura fino ad arrivare al vicino colle del monte dei cocci. Un complesso edificio che era destinato all’arrivo degli animali, alla selezione e controllo del bestiame, alla macellazione, suddivisione delle carni e selezione degli elementi di scarto.

Il motivo della sua costruzione era quella di cambiare le norme igieniche per avere una maggiore sicurezza per la popolazione. I tanti mattatoi al di fuori di Roma erano stati dei focolai di malattie ed epidemie che uccidevano ogni anno, centinaia di persone.

Perché venne creato il mattatoio a Testaccio

Per essere sicuri sia della qualità del bestiame che poi per la macellazione, poiché molti problemi nascono direttamente dalla macellazione, il mattatoio a Testaccio rappresentava una soluzione ideale. La struttura, così come ideata, era in grado di fornire carne a tutta la capitale.

Oggi l’area comprende 25.000 metri quadri, ma tenendo presente i progetti di costruzione originale, si dice che l’area arrivare a sfiorare i 90.000 metri quadri, escluse alcune stalle di contenimento esterne per lo stoccaggio del bestiame appena arrivato.

Oggi cosa c’è al posto dell’ex mattatoio

La fine dell’uso del mattatoio avvenne nel 1975. Solo che essendo un pezzo “storico” di grande importanza, che rappresentava l’evoluzione industriale e sociale della capitale, si è deciso di non abbandonarlo definitivamente.

Molti gli investimenti economici. Ristrutturazioni e riadattamento dell’edificio. Tra l’altro è stato usato spesso per manifestazioni ed eventi in modo da poter trovare delle destinazioni d’uso finale.

In seguito, essendo un edificio pubblico, si è pensato bene di adibirlo ad uso uffici per le forze dell’ordine. Nel 2000, un’area, è stata destinata alla creazione di un Università. Altre aeree oggi sono denominate Macro, cioè ospitano dei musei per il futuro.

Infine, ma non meno importante, vediamo che è alcune aree sono state destinate al circolo di cultura omosessuale.

Nel 2017 la sovrintendenza capitolina ai beni culturali ha deciso di dare in uso una sezione all’accademia di belle arti e architettura di Roma Tre.