L’untore dell’HIV, sconterà solo 24 anni di pena
Solo una grande rabbia per quelle donne che hanno contratto, l’HIV da Valentino Talluto, l’uomo untore che ha deciso per la vita degli altri. Finalmente il processo ma neanche un cenno di scusa, da parte del condannato. Ha ascoltato le testimonianze, delle donne che ha fatto ammalare, senza nemmeno una smorfia di rammarico o di dispiacere.
Una delle donne colpite, si confida, dicendo che in giro c’è ancora molta ignoranza in merito a questa malattia e che purtroppo c’è chi crede, si possa trasmettere solamente con un bacio o con il semplice contatto. Racconta: “Chi mi ha ferito di più? La mia collega d’ufficio: al principio ha chiesto al capo di spostarla. Come se la semplice vicinanza di scrivania la mettesse in pericolo».
Talluto non ha mai spiegato il motivo della sua scelta, il voler avere rapporti sessuali con varie donne, senza l’utilizzo di preservativo, appositamente per colpire queste donne e farle ammalare. Una sorta di castigo? Un divertimento? Non si saprà mai.
La procura aveva chiesto l’ergastolo, per quest’uomo che non fatto nulla per togliersi un minimo di colpevolezza. I giudici, hanno invece deciso per una condanna pari a 24 anni, solo per lesioni gravissime. Le vittime si accontentano ugualmente di questa sentenza, ma la giustizia non sembra essere dalla loro parte.
Vincenzo Talluto, alla lettura della sentenza, non ha avuto alcuna reazione, non si è scomposto e non ha chiesto nulla. Nonostante la richiesta di ergastolo, secondo i giudici la sua è una colpa parziale, perchè quelle donne avrebbero dovuto insistere nell’avere rapporti sessuali protetti e non lasciarlo agire in piena libertà.
Nonostante le accuse, le testimonianze ed i racconti, Talluto non ha mai avuto alcun cenno di dispiacere o rimpianto per le azioni commesse; è sembrato come assente, estraneo ai fatti e senza alcun sentimento.