Licheni: che cosa sono? Come si riconoscono? Cosa fanno?
Licheni, che cosa sono esattamente? Durante il percorso scolastico, ad un certo punto ci si imbatte nella classificazione. Questo avviene non soltanto nella geometria, che distingue tra le diverse tipologie di figure come, ad esempio, i poligoni e i solidi. Anche in ambito biologico, infatti, l’essere umano ha sentito la necessità di creare delle etichette che possono definire in modo certo e inequivocabile gli elementi che sono oggetto di studio della materia. Stiamo parlando dei Regni, che definiscono sia le creature vegetali, sia quelle animali. Nel caso specifico dei licheni, ci sono molte domande possibili. Una di queste può essere correlata all’origine e alla funzione degli organismi che prendono il nome di licheni. Di cosa si tratta? Scoprilo continuando a leggere questo articolo.
Licheni, cosa sono?
Innanzitutto, per comprendere di cosa si parla quando si accenna ai licheni, bisogna sapere in che modo si classificano. Insomma, a quale regno appartengono? La risposta a questa domanda non è immediata, dal momento che i licheni sono degli esseri che si generano dalla simbiosi di due organismi diversi. Questa può verificarsi tra un’alga o un cianobatterio e un fungo. È proprio da quest’ultimo componente, ovvero il fungo, che dipende la classificazione del tipo di lichene. In base a questo, come si riconosce un lichene? Dipende dalla morfologia del tallo lichenico, ovvero della parte più visibile dell’organismo. Questo può essere crostoso, foglioso, fruticoso o composto. Quest’ultimo caso riguarda l’unione tra un tallo fruticoso, che assomiglia a una pianta per la tendenza a svilupparsi in altezza e tramite diramazioni, e uno foglioso o crostoso.
Cosa fanno i licheni?
Le funzioni di cui è capace un lichene sono molte, anche se all’apparenza può sembrare un organismo molto semplice. Innanzitutto, bisogna sapere che i licheni sono un mix che comprende elementi autotrofi, ovvero le alghe, che generano energia in un modo simile alle piante. Ciò significa che non hanno bisogno di nutrirsi di altri esseri viventi, per sopravvivere. Infatti i licheni sono in grado di realizzare la sintesi delle proprie molecole organiche, partendo da sostanze inorganiche. Inoltre, l’energia necessaria per questo processo non deriva da sostanze organiche assimilate, dal momento che è generata dal lichene stesso. La componente fungina, invece, è eterotrofa e si nutre delle sostanze generate dalla parte autotrofa, così da permettere al lichene di sopravvivere in autonomia. Se da una parte il fungo si alimenta, dall’altra l’alga riceve non solo protezione, ma anche l’acqua e le sostanze minerali che ne permettono la sopravvivenza.