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Lascito testamentario: cos’è e cosa lo distingue dalla donazione

Attraverso la redazione di un testamento un soggetto può disporre dei propri beni per il tempo in cui avrà cessato di vivere. In altre parole, grazie al testamento il testatore può decidere chi dovrà ricevere tutto o una parte del suo patrimonio, nei limiti di legge chiaramente. Il testatore, infatti, non può disporre del suo patrimonio come meglio crede. Il legislatore ha previsto all’interno del codice civile dei limiti che occorre rispettare, come ad esempio la quota di riserva del patrimonio destinata per legge a determinati soggetti, i legittimari. Si tratta del coniuge dei figli e, in mancanza di questi ultimi, gli ascendenti. Nel rispetto dei limiti di legge, il testatore può disporre della restante parte del suo patrimonio come meglio crede, ad esempio facendo un lascito testamentario in favore di enti no profit che operano nel c.d. terzo settore.

Cosa sono i lasciti testamentari

Nonostante non sia un tema recente, in molti ancora oggi non sanno cosa sono i lasciti testamentari. Quando si parla di testamento solidale o di lasciti testamentari, in poche parole, si fa riferimento a delle disposizioni testamentarie che il testatore prevede in favore di enti solidali. Ciò avviene, tecnicamente, attraverso la predisposizione all’interno del proprio testamento (pubblico, segreto oppure olografo) di un legato in favore di un ente no profit.

Differenza tra lascito testamentario e donazione

Spesso si tende a confondere il lascito testamentario con le donazioni solidali, ebbene, si tratta di due cose diverse. Un lascito testamentario è una disposizione nel testamento che stabilisce che una parte del proprio patrimonio sarà destinata a un’organizzazione no profit dopo la propria morte. Questo tipo di contributo permette all’ente beneficiario di pianificare e sostenere progetti a lungo termine.

Al contrario, una donazione effettuata in vita fornisce un supporto immediato alle attività e ai progetti dell’ente no profit, consentendo di affrontare esigenze urgenti oppure di sviluppare nuove iniziative nel breve termine. Entrambi i gesti rappresentano forme significative di supporto a iniziative importanti, ma mentre la donazione immediata ha un impatto diretto e tempestivo, il lascito testamentario assicura un aiuto futuro e duraturo, lasciando un’eredità che riflette i propri ideali ed impegni sociali.

Inoltre, a differenza della donazione, un lascito testamentario può essere sempre modificato o revocato fino alla fine.

Cosa e quanto lasciare

Non tutti sanno che quando si apre la successione testamentaria di una persona dovrà esserci sempre almeno un erede. Ebbene, in assenza di testamento e di eredi entro il sesto grado di parentela, l’intero patrimonio viene devoluto allo Stato.

Nel caso in cui vi siano legittimari, invece, la legge impone di destinare una parte del proprio patrimonio ai familiari, mentre la cosiddetta quota disponibile può essere liberamente devoluta a cause benefiche.

Nel lascito testamentario è possibile includere non solo denaro, ma anche altri beni, sia mobili che immobili: terreni, appartamenti, titoli, azioni, gioielli, quadri, mobili di pregio, terreni ecc. Un ulteriore strumento è costituito dalle polizze vita, da includere direttamente nel testamento oppure indicando come beneficiario della polizza l’ente benefico scelto.

Perché scegliere un lascito testamentario

Giunti a questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: perché una persona dovrebbe fare un lascito testamentario? Chiaramente non esiste una risposta universalmente valida perché, in concreto, i motivi che possono spingere una persona a prendere una decisione del genere possono essere tantissimi.

Ad esempio il lascito testamentario è uno strumento che permette di esprimere le proprie volontà e di garantire che siano rispettate dopo la morte, dando continuità ai propri valori e ideali. Con l’introduzione all’interno del testamento di un lascito testamentario, infatti, è possibile finanziare un ente, organizzazione che ogni giorno si prodiga nell’aiutare il prossimo o si dedica ad ambiti che si avevano molto a cuore in vita.