La volpe e la cicogna, favole più belle e racconti per bambini
Molte delle favole che si raccontano ancora oggi ai bambini, sono frutto della fantasia di Esopo. Esopo fu uno scrittore greco, vissuto nel 620 a. C. circa, che scrisse moltissime favole e novelle che ancora oggi vengono riproposte, soprattutto ai bambini. Le favole di Esopo nascondono una profonda morale e degli importanti insegnamenti e proprio per questo vengono fatte conoscere ai bambini, affinchè fin dalla più tenera età possano rapportarsi al mondo nel modo migliore.
Le favole di Esopo
Le favole di Esopo hanno da sempre generato interesse negli studiosi e in chi si imbattesse in esse. Nella sua vita Esopo compose ben 358 favole, una quantità davvero enorme di cui talvolta è stata messa in discussione anche la paternità dell’autore. Molti stentano a credere che un unico autore sia stato in grado di scrivere una quantità così vasta di favole.
La parola stessa favola, fa proprio riferimento ad Esopo e ai suoi componimenti. Per questo motivo si definiscono questi racconti come archetipici, ovvero come i capostipiti di molti altri racconti che da questi hanno preso spunto. Molti dei racconti nati in epoche storiche successive, non sono altro che una rivisitazione delle favole di Esopo.
Questi racconti hanno la caratteristica di essere molto brevi e di raccontare una storia che si conclude con una morale. Generalmente nei racconti si hanno degli animali che vengono personificati e che quindi incarnano le varie virtù o vizi dell’uomo. Tra le più famose troviamo “La gallina dalle uova d’oro”, “La volpe e l’uva”, “La cicala e la formica”, “La volpe e la cicogna”.
La volpe e la cicogna
Questa è una delle favole più conosciute ed utilizzate proprio per spiegare in maniera molto semplice, quanto ingannare le altre persone sia sbagliato e porti a delle conseguenze negative.
La storia parla di una volpe e una cicogna che un giorno si incontrarono e fecero amicizia. La volpe decise quindi di invitare a cena la cicogna, ma pensò anche di farle un bello scherzetto. La volpe preparò un succulento brodino che mise molto appetito alla cicogna. Tuttavia, per farle uno scherzo, mise il brodino in una ciotola di porcellana molto bassa, cosicchè la cicogna non riuscisse a berlo con il suo lungo becco.
La cicogna si trovò spaesata e in evidente difficoltà di fronte a quella soluzione e la volpe, dal canto suo, fece finta di non accorgersene ridendo dello scherzo all’amica. La cicogna capì di essere stata presa in giro ma non disse nulla, solamente che non avrebbe mangiato perchè si sentiva poco bene e le mancava l’appetito.
A sua volta la cicogna qualche giorno dopo invitò a cena la volpe e le preparò un succulento pranzetto a base di pesce. Tuttavia mise il pranzo sotto un lungo vaso di vetro con l’apertura sulla sommità, da cui il suo becco riusciva perfettamente a prendere il cibo, al contrario del muso della volpe. La volpe quindi si innervosì a tal punto da protestare per quella scelta che la cicogna sapeva che lo avrebbe messo in difficoltà. La cicogna quindi sorrise dicendo che “chi la fa, l’aspetti”.
La morale infatti è proprio questa. Non bisogna ingannare e deridere il prossimo, perchè qualcuno potrebbe farlo di noi.