Economia

Il Brexit trascina giù il FTSE MIB: -12,48%. Occhio a Petrolio, Sterlina e Dollaro

Quando il canale britannico della BBC News ha diffuso il primo dato significativo dei risultati del referendum sul Brexit, le prime reazioni dal mondo finanziario non sono state positive: nella città di Newcastle, considerata come una sorta di roccaforte del “remain”, i favorevoli all’uscita dell’UK dall’Unione avevano invece uno svantaggio assai limitato.

Le impressioni circa l’imminente vittoria del partito del “leave” non si sono fatte attendere: dopo pochi minuti, i risultati dai più grandi centri del Regno Unito (Scozia esclusa) confermavano un netto vantaggio dei sostenitori della Brexit, facendo subito crollare il valore della sterlina nei confronti del dollaro. Il mattino successivo, all’apertura della Borsa di Milano, l’indice FTSE MIB faceva segnalare un calo ridotto del 3%, ma per una ragione specifica: le azioni appartenenti al comparto bancario, colpite da passivi oltre il 30%, erano state sospese per eccesso di ribasso. In conclusione della seduta borsistica del 24 giugno del 2016, che probabilmente passerà alla storia come una delle peggiori degli ultimi due decenni, l’indice faceva registrare un clamoroso – 12,48%. Il pesante calo ha così polverizzato le sessioni positive della settimana, che spinte da prospettive erronee di vittoria del “remain” (dato per vincente di 4 punti percentuali poco prima dello spoglio ufficiale) avevano fatto salire il FTSE MIB del 5%.

Chi si cimenta con il trading online con l’indice FTSE MIB può comunque contare in una ripresa graduale delle sue quotazioni nel corso delle prossime settimane. Gli analisti prevedono infatti una fase di assestamento a seguito del recente terremoto finanziario, mentre passivi più consistenti si trasferiranno nell’economia reale nel medio e lungo termine. Di conseguenza, questo potrebbe essere il periodo più adatto per intervenire sui mercati con delle posizioni lunghe, comprando basso e rivendendo alto nel momento in cui si concluderà l’annunciata fase di riequilibrio dei mercati. Chi invece reputa che la fase ribassista debba procedere anche durante i prossimi giorni, potrà scegliere la strategia delle short position sull’indice. Si ricorda che si potrà operare con il FTSE MIB anche sulle piattaforme per opzioni binarie, tentando di prevedere in modo corretto la direzione del prezzo dell’indice nel medio e nel breve termine.