Hammurabi: storia, biografia e imprese
Hammurabi è uno dei più famosi sovrani della Babilonia, città della vecchia Mesopotamia, che comprendeva il territorio oggi occupato dall’Iran. Non ci sono notizie certe circa il periodo del suo regno. Nonostante ciò, il la sua persona è avvolta da un indiscutibile fascino storico. Notevoli sono, infatti, le imprese attuate dal sovrano.
Hammurabi: notizie biografiche e imprese
Per quanto le notizie sul sovrano babilonese Hammurabi siano imprecise, è probabile che il sovrano sia nato nel 1810 a.C. e sia deceduto nel 1750 a.C. Il suo regno, invece, si è protratto probabilmente dal 1792 a.C. al 1750 a.C.
A prescindere dalla precisa collocazione temporale, non vi è alcun dubbio circa il fatto che Hammurabi sia stato un sovrano di enorme spessore. In poco tempo, infatti, diede avvio a una politica espansionistica di enorme portata, al punto da trasformare un piccolo regno in un vasto impero, inglobando tutta la Mesopotamia. Un’impresa magnifica degna solo di un grande sovrano.
Hammurabi salì al trono, succedendo suo padre Sin-muballit. I primi tempi del suo regno furono molto costruttivi. Hammurabi non voleva estendere i confini babilonesi, ma piuttosto puntare a diverse azioni di riqualifica del territorio. Presto però il suo progetto politico cambiò e diede avvio alle invasioni.
Esse dapprima coinvolsero le terre del sud, per poi finire con l’invadere quelle del nord, dell’est e dell’ovest della Mesopotamia. L’unico territorio escluso nella sua conquista fu Eshnunna, la cui conquista non avvenne prima della fine del regno.
Lo scopo principale di Hammurabi fu quello di assegnare un un’unica condotta politica a tutto il suo impero. Anche la religione ebbe il ruolo di “collante”. Hammurabi istituì una serie di divinità che vennero venerate e che possiamo identificare con Luna, Sole, Venere, Terra, Cielo e Acqua.
Hammurabi: i segni lasciati nella storia
Oltre che per l’incredibile espansione del suo regno, Hammurabi è passato alla storia come colui che ha fondato il primo complesso legislativo, definito appunto il Codice di Hammurabi. Scoperto in tarda epoca, nel 1902 da Jaques de Morgan, un archeologo francese, rappresenta una vera e propria raccolta di leggi, preceduta da una lunga introduzione in cui Hammurabi si proclamava portatore di pace e di giustizia.
Nella rappresentazione iconografica della raccolta di leggi, il Codice raffigura Hammurabi in piedi, intento alla venerazione di Utu, dio del sole, il quale gli porge il Codice mentre è seduto sul trono di giustizia.
Nel Codice di Hammurabi vi è una chiara classificazione delle diverse norme. Infatti, le molteplici leggi sono raccolte e divise per categorie. Al suo interno, ad esempio, sono presenti norme che regolarizzano i rapporti tra persone in ambito commerciale, familiare o economico e le punizioni adeguate per diverse tipologie di reati.
Per l’individuazione di una punizione, il Codice di Hammurabi seguiva la semplice e alquanto spietata Legge del Taglione, che prevedeva per il reo una punizione pari al reato commesso. Il Codice non si fondava, però, sul principio di uguaglianza. Le punizioni, infatti, variavano in base alla classe sociale d’appartenenza. Nonostante questo, il Codice di Hammurabi rappresenta il primo complesso di leggi a noi pervenuto, dunque è un documento di estrema importanza.