Complementazione genica: ecco come funziona il ripristino di un fenotipo
La scienza permette di avere molte risposte a tanti problemi che capitano a livello genetico. Un’ultima scoperta che è stata fatta e che permette di curare sia mutazioni genetiche che prevenirle è la complementazione genica.
Cos’è? Domanda ovvia e logica che incuriosisce e che permette di capire quanto sia importante la ricerca scientifica. Si parla di poter unire una o più cellule mutanti in modo da evidenziare la mutazione e di unirla ad altre cellule che funzionano male in modo da avere un ripristino di un fenotipo.
Cosa sono le mutazioni genetiche
Il processo non è certo facile perché è necessario prendere due elementi mutanti, combinarli in modo che entrambi abbiano delle parziali funzionalità e poi unirle per avere un fenotipo” normale” con un carattere funzionante.
Grazie alla teoria ed esperienza di Benzer, che ha esattamente dimostrato che i geni non sono indivisibili, ma anzi divisibili, si è arrivati a ricombinare le mutazioni genetiche. Ogni componente che si chiama sub-unità ha un suo automa che, nonostante sia mutato, rimane funzionante. L’elemento mutante porta alla comparsa dell’allele selvatico.
Tuttavia quando ci sono due sub-unità mutanti è possibile ricombinarle e unirle in modo che entrambe assolvano a parte delle loro funzioni originarie. Nel senso che si va a creare appunto un fenotipo normale.
La teoria ha permesso di intervenire direttamente sulle cosiddette mutazioni dei virus e batteri ed oggi è stata adattata perfino alle condizioni di problemi genetici.
Complementazione genica, ripristino originale
Il lavoro dello scienziato Benzer è stato mirato alla scoperta di quali sono i motivi per cui i virus e i batteri tendono a diventare aggressivi. Quando si hanno delle influenze, malattie oppure creazione di nuovi virus essi nascono da un batterio che rimane nella forma originale per poi cambiare e modificarsi. Come mai capita la mutazione?
Grazie agli studi che sono nati dall’acume di Benzer è stata scoperta la cellula mutanti che viene determinato da alcune caratteristiche ambientali o fattori inquinanti. per riuscire a debellare la componente mutante è necessario scinderla.
Dunque è palese che il suo lavoro ha portato alla possibilità di scoprire nuovi vaccini e ancora oggi è alla base delle ricerche per quanto riguarda lo studio dei virus.
Come si può fare questa operazione
L’operazione avviene esclusivamente con uno studio al microscopio e in laboratorio, è necessario che ci siano delle attrezzature in grado di poter scindere poi le componenti che sono diverse. C’è il gene mutante e l’elemento che è funzionante. Dunque solo dopo sarà possibile svolgere la divisione e poi l’eventuale ripristino del fenotipo originario.