Come richiedere un prestito personale: la guida completa
Il denaro rappresenta una necessità costante nella vita di tutti i giorni, e spesso sorge anche l’esigenza di avere una liquidità maggiore di quella disponibile per far fronte a spese extra o che richiedono un impegno particolare. In questi casi può tornare utile rivolgersi allo strumento del finanziamento.
Va detto, infatti, che ad oggi vi sono tantissimi prestiti che banche e finanziarie erogano nel nostro paese. Ad oggi, poi, i tassi di interesse risultano essere particolarmente convenienti, come nel caso dei prestiti personali di IBL Banca, che vengono erogati in maniera tempestiva, e possono essere sottoscritti sia online sia recandosi presso una delle tante filiali sul territorio.
Ecco cosa è necessario per poter accedere a un prestito personale e quali sono i punti fondamentali da affrontare in relazione a questo.
Che cos’è il prestito personale?
Il prestito personale consiste in una concessione, da parte di un istituto di credido – ad esempio una banca -, nei confronti di un soggetto privato. Oggetto di questa concessione è una somma di denaro che verrà utilizzata da chi usufruisce del prestito e restituita in un arco di tempo definito al momento della stipula. La restituzione avverrà in rate, pattuite tra le parti e maggiorate da interessi di dilazione del pagamento.
Oltre a quello personale, esistono varie tipologie di prestiti, ognuna delle quali si adatta a svariate esigenze. Ad esempio:
- La cessione del quinto per i lavoratori dipendenti o i pensionati;
- Il prestito con delega che può essere chiesto anche se si ha già un finanziamento in corso;
- Il prestito per consolidamento dei debiti.
Il prestito personale avrà una durata minima di 12 mesi e una durata massima di 120 mesi, con un importo massimo fruibile fino a 75mila euro partendo da un minimo di 200,00€ euro. La richiesta di prestito verrà rifiutata se si ravvisa un’insufficienza della capacità di rimborso a carico del richiedente, o se sia presente un sovra-indebitamento oltre ad un terzo del suo reddito, o ancora alla presenza di eventi creditizi negativi del passato.
I requisiti necessari per poter accedere a un prestito personale
Ci sono dei requisiti specifici, che è necessario soddisfare per poter accedere ad un prestito personale, e questi sono intuitivamente desumibili dalla visione dell’infografica informativa fornita da IBL Banca. Troviamo così un limite di età compreso tra i 18 e i 70 anni per poter accedere al finanziamento. Serve inoltre il possesso della cittadinanza italiana, o laddove questa manchi il permesso di soggiorno regolare. Serve inoltre una documentazione che attesti la presenza di un reddito in grado di garantire la restituzione nel tempo del prestito. Quindi, la busta paga per il lavoro dipendente, il Modello Redditi per il lavoro autonomo o di impresa, o altra documentazione utile per chi è pensionato. Esiste tuttavia la possibilità, in assenza di un reddito dimostrabile, di farsi aiutare da un garante che possieda invece il reddito necessario.
Alcuni elementi tecnici che è necessario conoscere
Nel contenuto del contratto stipulato tra le parti in relazione ad un prestito personale, troveremo termini tecnici che è fondamentale conoscere:
- Il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale che indica il costo complessivo del prestito richiesto su base annua;
- Il TEGM, il Tasso Effettivo Globale Medio che indica, per categorie di operazioni di credito aventi caratteristiche simili, il valore massimo del tasso di interesse che può essere applicato dalla banca.
Sembreranno informazioni di difficile comprensione per chi non possieda competenze finanziarie, ma sono elementi assolutamente da non sottovalutare per una chiara comprensione a proposito della sostenibilità nel tempo della restituzione del prestito.
Altre informazioni utili
Cosa succede se c’è un mancato pagamento delle rate? Le somme da restituire aumentano a causa dell’applicazione degli interessi di mora per ritardato pagamento. Inoltre, chi usufruisce del prestito e tarda nel pagamento delle rate dovute nei tempi stabiliti nel contratto, viene segnalato agli enti di tutela del credito. Il tutto, quindi, risulta svantaggioso dal punto di vista economico, e pregiudizievole anche per la concessione di altre eventuali future prestazioni creditizie.