Buon Compleanno agli Sms: 25 anni di storia della comunicazione
Era il 1992 quando il primo Sms fu spedito per esperimento da un ingegnere americano. Quest’ultimo, visto che i primi telefonini non avevano il tastierino con le lettere dell‘alfabeto, tramite il suo Personal Computer mandò un messaggio breve ad un amico tramite rete GSM.
Un semplice “Buon Natale” che rivoluzionò il nostro modo di comunicare. Nel 1993 uno stagista della Nokia volle ripetere l’esperimento, mettendo in comunicazione il suo cellulare – uno dei primi modelli – con quello del collega: esperimento riuscito.
Nessuno in quell’epoca era in grado di conoscere quello che sarebbe successo pochissimi anni dopo.
Bisognerà aspettare il 2000 per avere la vera coscienza e consapevolezza del boom degli Sms: i ragazzi giovani cominciavano ad avere in dotazione un cellulare personale e per non spendere troppi soldi e non perdere tempo, hanno cominciato ad inviare piccoli messaggi che facevano le veci delle conversazioni vocali.
Da quel momento questo metodo di comunicazione è diventato il vero ed unico strumento per dirsi cose semplici, fissare appuntamenti sino a dichiarazioni e litigi sempre più frequenti e scritti.
Con l‘avvento della tecnologia sempre più avanzata, gli Sms sono stati sorpassati dalla messaggeria istantanea con l’invenzione di Whatsapp e Messenger – che la fanno da padrone al giorno d’oggi.
Quello che quel primo messaggio sperimentale ha cambiato nelle vite di tutti è veramente incredibile: ma forse ci è anche un pò sfuggito di mano.
Si parla di meno, non si interagisce e ci si guarda poco negli occhi. E’ anche vero che i messaggi oggi sono anche diventati come dei documenti ovvero quello che viene scritto ha una valenza superiore di quelle che possono essere le parole buttate al vento.
Comunque sia, il nostro modo di comunicare è oramai dettato dalle parole e dai messaggi: da un semplice Buon Natale ad un futuro pieno di parole.