Lavorare in Portogallo: quali sono i mestieri più richiesti? Quali permessi occorrono?
L’economia portoghese si base soprattutto sui servizi, ma oltre al settore turistico, il paese punta molto anche sulla pesca, presso le coste. Chi vuole lavorarvi, può trovare diverse opportunità, e secondo l’Aire, sono circa settemila gli italiani che vivono in Portogallo, in particolare nelle città di Lisbona, Faro e Porto. Ma quali sono i lavori più richiesti? Che documenti occorrono?
I lavori più richiesti
Tramite internet, non è certo difficile trovare lavoro all’estero. In Portogallo, agli italiani viene offerto di lavorare in particolare nei call-center come customer care, proprio per la clientela italiana di diverse aziende.
Sicuramente, si richiede forza lavoro nel settore turistico, soprattutto nelle grandi città e in regioni come l’Algarve, se si cerca in particolare un lavoro a breve termine, che sembra meta anche di molti pensionati. Un altro settore da provare è l’industria agraria, importante e che opera per tutto il territorio nazionale. Non manca mai il lavoro nemmeno nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica.
In Portogallo ci sono varie aziende italiane che possono assumere personale proveniente dal Bel Paese, come la Fiat o la Lavazza. Anche l’insegnamento dell’italiano può essere un’opzione. Tra le altre professioni richieste ci sono gli operai nelle industrie tessili, gli addetti alle vendite e alle pulizie, e i collaboratori domestici.
I documenti necessari per lavorare
Essendo cittadini dell’Unione Europa, gli italiani possono ottenere un permesso di lavoro della durata di sei mesi, per il lavoro. Ci sono, tuttavia, altri due tipi di permesso, che però non autorizzano a lavorare di cui uno di quattro mesi e l’altro concesso a cittadini non europei, che può durare da un anno a due.
Sei i cittadini europei desiderano soggiornare in Portogallo per più di tre mesi, devono presentare una domanda per ottenere un certificato di registrazione. Dopo un periodo di cinque, dopo aver ottenuto tale documento, si può fare domanda di residenza in maniera permanente. A tale domanda, bisogna allegare un documento d’identità, una lettera del proprio datore di lavoro, due foto tessera, una prova dell’assicurazione sanitaria e un certificato che attesti il controllo dei precedenti penali.
C’è, poi, un permesso di residenza d’oro portoghese, indirizzato a chi vuole investire nel paese, e che mantiene tali investimenti immobiliari (che superano una cifra di più di 500000 euro) per più di cinque anni, e/o crea un minimo di dieci posti nuovi di lavoro.