Animatore digitale: requisiti, che studi bisogna seguire e quanto si può guadagnare
Diventare un animatore digitale vuol dire essere riconosciuto come tale professionista. La sua figura lavorativa viene oggi riconosciuta da Piano Nazionale Scuola Digitale, abbreviazione in PNSD.
Il documento consente di avere un “elemento” che interessa il settore dell’innovazione di digitalizzazione e dell’area informatica oltre che tecnologica. Cos’è però un animatore digitale? Probabilmente ti stai interessando a questa “figura” o perché hai una passione estrema per l’informatica, che rappresenta il domani, oppure perché hai notato che le aziende sono continuamente alla ricerca di questo professionista.
Non possiamo negare che il domani passa attraverso al mondo online che sta rivoluzionando il commercio e i servizi.
Le competenze di un animatore digitale
In linea generale possiamo dire che l’animatore digitale è un docente che ha il compito di creare un percorso di studi, almeno triennale, per la formazione in ambito informatico e tecnologico. Attualmente si sta riprogrammando la realtà scolastica poiché ci sono delle azioni non previste nella scuola tradizionale che purtroppo non riescono a formare dei professionisti per l’attuale domanda.
Per esempio se si richiede un segretario, quest’ultimo non può essere rimasto all’uso della macchina da scrivere e deve conoscere, almeno a livello basico, quali sono i programmi utili a svolgere determinate azioni da ufficio.
Dunque l’animatore digitale è un collaboratore richiesto dalle scuole in riferimento a determinate tipologie di programmi da seguire.
Come diventare un animatore digitale
Non è impossibile intraprendere questa carriera, ma è necessario che ci siano degli studi in riferimento all’informatica e ala tecnologia. Basta uno studio di almeno 3 anni, completo di corso finale, nell’informatica. Deve poi essere un docente, quindi avere già l’abilitazione per insegnare nelle scuole. Capire e conoscere quali sono gli incarichi da svolgere nel programma del PTOF, assegnato agli istituti.
Dunque non può essere un insegnante esterno poiché l’uso e lo studio informativo viene associato a degli studi interni. Praticamente il docente ha una sua materia specifica da insegnare e unisce questa “secondo lavoro”. Naturalmente è possibile avere ulteriori informazioni direttamente dal Ministero dell’Istruzione oltre che dal dirigente scolastico in carica.
La nota dolente dell’animatore informatico è: lo stipendio
Attualmente i fondi finanziati dal Ministero dell’Istruzione, per le scuole che non hanno un programma informatico, sono cospicue. Tuttavia per gli istituti che iniziano a strutturare il piano, ricevono appena 1.000 euro all’anno. Non al mese, ma all’anno.
Infatti questo è un fondo che è strutturato per riuscire a intraprendere, in tutte le scuole, una maggiore vicinanza al mondo dell’informatica, ma la realtà è che le scuole hanno dei programmi di studio che noi riteniamo arcaici. Per esempio molti istituti classici e scientifici non hanno delle ore da dedicare all’informatica. Mentre alcuni istituti professionali, come l’alberghiero, sfrutta una materia informatica basilare.
Dunque lo stipendio di un animatore digitale è di 1.000 euro all’anno. Il bonifico è versato solo quando la scuola li riceverà dal Ministero dell’Istruzione.