Napoleone: chi era, storia, biografia, morte e battaglie
Napoleone Bonaparte, con le sue imprese e le sue strategie, è di certo uno dei personaggi storici più conosciuti in assoluto. E’ con lui, infatti, che si assiste alla fondazione del primo impero francese. Personalità forte e decisa, fu proprio grazie al suo carattere che riuscì nelle sue grandi imprese. Una sua massima recitava “Chi ha paura della sua sconfitta, sia certo di essere battuto”, proprio per sottolineare che la determinazione può davvero fare la differenza nei risultati raggiunti.
Napoleone Bonaparte: biografia e morte
Condottiero francese, Napoleone Bonaparte ha avuto una vita all’insegna dell’avventura e della conquista. Diversi sono le imprese memorabili con cui si è fatto ricordare nella storia.
Napoleone Bonaparte nasce ad Ajaccio, in Corsica in una famiglia italiana. Suo padre è Carlo Bonaparte, un avvocato di origini toscane, mentre sua madre è Letizia Ramolino. La coppia avrà ben 13 figli.
Napoleone svolge i suoi studi in Francia e presto diventa ufficiale d’artiglieria, spinto dalla volontà paterna. Frequenta, infatti, il collegio militare di Brienne, in cui rimane per ben 4 anni, per poi essere accettato nella scuola militare di Parigi. Napoleone è nato il 15 agosto del 1769 ed è morto il 5 maggio del 1821 sull’isola di Sant’Elena, in Inghilterra.
Napoleone Bonaparte: le vicende storiche del grande condottiero
Il 1789 è l’anno decisivo per i cambiamenti politici francesi. La Rivoluzione Francese è, infatti, simbolo degli ideali di un popolo che non vuole essere sottomesso al potere assolutistico, ma riconosce l’importanza della sua legittimazione e vuole affermare tre principi fondamentali: la libertà, la fratellanza e l’uguaglianza. Napoleone appoggia il popolo e condivide questi ideali, con grande entusiasmo.
La decapitazione di Luigi XVI nel 1976 segna un momento di svolta nella sua carriera politica e militare. Napoleone è eletto comandante dell’Armata Italiana e riesce a vincere contro gli Austriaci e i Piemontesi. Nel 1797 firma il Trattato di Campoformio, un importante accordo di pace tra l’Austria e la Francia che determina la fine della Repubblica Veneziana.
Napoleone inizia a elaborare una sofisticata strategia per dare inizio alla Campagna d’Egitto. Dopo l’inizio dell’impresa, però, abbandona e torna in Francia non rispettando gli ordini ricevuti. Il 24 dicembre del 1799 si autonomina Primo Console. Nel 1801 sottopone la chiesa francese al servizio del regime, attraverso la firma di un accordo con Pio VII. Nel 1804 è proclamato Imperatore dei francesi, mentre nel 1805 diviene Re d’Italia.
Napoleone Bonaparte decide così di attaccare l’Inghilterra. La scelta non va a buon fine ed egli ottiene una dolorosa sconfitta nella battaglia di Trafalgar. Diverse vittorie contro i Prussiani e gli Austriaci segnano, nel frattempo, la nascita del suo grande impero.
Nel 1812 è Alessandro I, zar russo, a dar filo da torcere a Napoleone nel tentativo fallimentare di invadere la Russia. Napoleone il 6 aprile del 1814 è costretto ad abdicare a favore di suo figlio ed è mandato in esilio sull’Isola di Sant’Elba, per poi ritornare in Francia, dove avvia il famoso Regno dei Cento giorni. La fine definitiva del suo regno, sopraggiunge però con la Battaglia di Waterloo contro gli inglesi.
Napoleone è, infatti, catturato e spedito sull’Isola di Sant’Elena, dove muore il 5 maggio del 1821.