Batterio mangia le bottiglie di plastica, la scoperta a Kyoto
A tutti è noto il problema dell’inquinamento e del grave problema dei tempi di degradamento della plastica. Nel mondo ogni giorno vengono prodotte tonnellate di prodotti a base di plastica, dalle bottiglie per l’acqua e le bibite, ai contenitori per alimenti, alla pellicola per imballaggi. Tutta questa plastica, spesso, finisce dove non deve, nei mari, nei corsi d’acqua ma anche ciò che finisce nelle discariche rappresenta un problema perché i tempi di degradamento del PET, così si chiama questo tipo di plastica è talmente lungo che le prossime generazioni potranno vederlo degradato.
In Giappone, al Kyoto Institute of Technology, hanno trovato un batterio, Ideonella Sakaiensis 201-F6, che è dotato di enzimi capaci di demolire il PET in sole sei settimane, dividendo i polimeri in monomeri. Grazie alla loro azione, che si svolge a 30 gradi, il Pet viene convertito in acido tereftalico e glicole etilenico.
L’acido tereftalico può venire riutilizzato per produrre altra plastica senza ricorrere a composti del petrolio. Questo rappresenterebbe un passo avanti importantissimo nella soluzione del problema dell’inquinamento ambientale.