Il rinnovo del digitale terrestre: cosa succederà?
Il digitale terreste, così come lo conosciamo, sarà da rottamare, insieme al televisore. Entro il 30 giugno del 2022, la trasmissione tramite digitale terreste, subirà un aggiornamento e molte variazioni, sostituendola quindi con una nuova versione, interna al proprio televisore o con l’aggiunta di un dispositivo supplementare.
Un modo per far uscire molti soldi agli italiani? Si, certo. La trovata è stata inserita, all’interno della nuova manovra finanziari, dove si evince la possibilità di cambiare modalità di trasmissione, effettuando quindi un cambio doveroso di sistema o aggiungendo uno strumento, che possa aiutare a questo passaggio.
Il cambiamento è dovuto, per compensare al richiesta nella riduzione delle frequenze tv, secondo la normativa europea, sino a 5G.
Tralasciando i dettagli tecnici, si sappia solamente che entro il 2022, sarà obbligatorio cambiare i decoder presenti in tutte le case. Inoltre, nei condomini, si dovrà procedere con il cambio immediato delle antenne e con un’uscita di soldi ulteriore, per tutti gli abitanti del condominio stesso.
Una vera e propri stoccata per gli italiani, che non hanno preso bene la notizia, a seguito anche del canone Rai, all’interno della bolletta della luce.
Secondo i sondaggi, il 98% degli utilizzatori di tv e digitale è scontento sia per la notizia, sia per il fatto di dover prevedere una spesa ulteriore, nel budget familiare.
In un’epoca di tasse, questa nuova sorpresa, non è assolutamente piaciuta. Chi ha gestito la finanziaria, comunica di aver dato tempo sino a dopo il 2020, al fine che ogni cittadino potesse organizzarsi per tempo e cominciare a pensare ad un preventivo sui nuovi strumenti da adottare.
Vedremo, nel prossimo periodo, quelli che saranno i dettagli di questa manovra, che prevede un esborso di denaro notevole e grandi disagi.