Le impronte digitali? Non sono uniche
Le impronte digitali sono, da sempre, il metodo infallibile per le indagini nel riconoscimento univoco di una persona, in quanto differenti per ogni essere umano.
Secondo l’Associazione Americana per l’avanzamento delle scienze invece, non esistono metodi che assicurano al 100% un confronto delle impronte digitali e ancor meno è possibile attribuirle ad un unica persona.
Il rapporto redatto dagli esperti parla chiaro: non ci si può basare sulle impronte digitali o su piccoli frammenti di impronta rilasciate durante un delitto, perchè fuorvianti e perchè potrebbero far arrestare la persona sbagliata.
Se questo fosse vero, significherebbe che in quasi un secolo di indagini basate sulle impronte digitali, la strada percorsa non era corretta? Esattamente.
Nel documento rilasciato, vengono esaminate le tecniche utilizzate per il rilevamento e confronto delle impronte digitali e quello che emerge è scioccante: non è un metodo sicuro per incriminare un individuo. Le tecniche utilizzate non sarebbero sicure e non possono scoprire con certezza a chi possa appartenere un’impronta digitale, soprattutto se rilevata solo in parte.
L’errore umano è dunque possibile e porterebbe a pensare ai milioni di casi risolti grazie alle impronte digitali: questa notizia ha fatto insorgere molti addetti ai lavori e, di conseguenza, moltissimi incriminati che si dichiarano innocenti da anni.
Potrebbe nascere una vera e propria bufera in merito a questa scoperta e le conseguenze potrebbero essere allarmanti. Non a caso, il documento sembrerebbe essere stato modificato in più parti, per garantire un’interpretazione meno personale.
Come risolvere la problematica? Gli esperti forensi indicano che le tecniche di rilevamento dovranno essere aggiornate e molto più dettagliate, onde evitare errori futuri. I macchinari sono stati inventati dall’uomo e come tale possono fare errori. Ci sarà molto lavoro da fare per migliorare notevolmente le varie tecniche e rendere i macchinari sicuri al 100%.